domenica 19 giugno 2011

L'arrosto della domenica


Vittime anche della pubblicità e sicuramente dal tran tran della vita lavorativa, oggi noi tutti non riusciamo più a distinguere la pietanza infrasettimanale da quella della “domenica”. Eh già, perché al supermercato trovi lasagne belle pronte, da mangiare anche di lunedì, così come cannelloni, da gustare anche se è  martedì, oppure una bella parmigiana di melanzane, che ci stuzzica nonostante sia mercoledì, e cosa dire di quella invitante porzione di ravioli di carne … ma sì, facciamoceli, anche se oggi è giovedì! Se non fosse che il venerdì rimane giorno di pesce, eppure non si può dire di no a quella rassicurante tasca ripiena che ci toglie dall’impiccio di accendere tanti fornelli. E quando arriviamo al sabato, di fronte a un gran fritto di calamari e gamberi, ci chiediamo:”Domani è giorno di festa … quando la mia famiglia si siederà a tavola riuscirò a sentirla esclamare WOWW! SI VEDE CHE E’ DOMENICA!!!”.
La risposta è sì, ovviamente, perché un menù che esce dalla vostra cucina sarà in ogni caso superiore rispetto a quello acquistato altrove.  Ma qui proporrei una sfida. Perché, invece di voler per forza stupire con ricette nuove, complicate o addirittura improbabili, non ripeschiamo dalle vecchie tradizioni? Quelle tradizioni che allietano il naso di chi la domenica mattina passeggia lungo le strade dei borghi ed assapora i profumi delle cucine dove le massaie sfornano ogni ben di dio, orgogliose della tavola che da lì a poco si affollerà di persone amate, schiette e sincere, felici di riunirsi in particolare quel giorno della settimana, consapevoli di essere delle buone forchette.

Ed ecco quindi il mio arrosto della domenica, quello grazie al quale sono sicura di fare sempre centro :)
Vi elenco gli ingredienti per 4 persone:
Una fesa di tacchino
4-5 fettine di mortadella
rosmarino
salvia
aglio
sale
burro
olio extra vergine di oliva
patate
Preparate un trito con gli odori (rosmarino, salvia e aglio). Pulite la fesa dal grasso in eccesso e praticate almeno due tagli in moda da formare due tasche. Cospargete l’interno delle tasche con il trito, salate e poi inseritevi le fettine di mortadella. Chiudete e con uno spago da cucina richiudete ben bene l’arrosto in modo da mantenere la carne compatta. Cospargete anche l’esterno della fesa con il trito e con il sale, dopo di che mettete la carne a friggere in olio e burro. Nel frattempo sbucciate le patate, fatele a fette non troppo sottili, a foderate con queste una teglia dopo avervi versato un po’ di olio. Salate le patate e, se vi è rimasto un po’ di trito, cospargetelo sopra. Quando l’arrosto è dorato su tutti i lati, traslocatelo nella teglia, versate un pochino di acqua nella padella e fate bollire un minutino. Versate poi il fondo di cottura sulla carne, irrorate con qualche cucchiaio di olio, e infornate il tutto per circa 50 minuti a 180°.

Vi consiglio di utilizzare patate nuove, perché quelle vecchie tendono a “spappolarsi”. Le patate così cotte risultano saporitissime. Vedrete i vostri ospiti leccarsi i baffi, letteralmente! E’ ovvio che se preferite patate croccanti non dovete aggiungere troppo liquido, in linea di massima però la consistenza sarà comunque piuttosto morbida. Ma il palato non potrà lamentarsi, ve lo garantisco! E adesso … di corsa, tutte dal macellaio di fiducia a prenotare il vostro taglio di carne per la prossima domenica ;-)